lunedì 8 febbraio 2010

Lui ,l’altro e la verginità perduta dell’ Idv

Si è concluso proprio ieri il congresso nazionale dell’Italia dei Valori in cui i candidati per le regionali si sono presentati ai loro colleghi con i rispettivi programmi per le elezioni regionali , dove in alcuni casi il partito ha deciso di scendere in campo insieme al PD.

Nella seconda giornata di Congresso oltre all’Umbria Piemonte e d altri abbiamo potuto assistere alla presentazione “ ufficiale “ del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, di cui vi ho descritto le gesta eroiche una settima nella fa.

La novità è che diversamente da quanto asserito nei giorni passati l’Italia dei Valori ha deciso , con grande spaccatura al suo interno, di adottare il candidato Piddino , o forse il contrario.. dipende dai punti di vista.

Il venerato alla conclusione del suo maestoso discorso sulla legalità e sulla buona amministrazione da parte sua nel comune campano , ha ricevuto una standing ovation di applausi da parte dei presenti.

E’ fatta, il matrimonio è siglato,

Matrimonio che però un giorno non troppo lontano potrebbe costare caro a quel partito , che forse per ingordizia o per paura ha deciso di svendersi, venendo meno a uno dei principi cardine che lo rendevano diverso da tutti gli altri partiti : quello di non candidare pregiudicati o personaggi con procedimento in corso .

Se pur vero che come disse a Di Pietro a Micromega tempo fa “ bisogna distinguere i reati “ , non è forse vero che uno delle mission del suddetto congresso era l’approvazione di un codice etico secondo cui..

“Non possono altresì essere iscritti, coloro che si trovino nelle condizioni di cui al comma che precede anche relativamente ai reati contro l'amministrazione della giustizia, contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro la vita e l'incolumità personale a titolo doloso, contro il patrimonio, per i delitti di cui all'articolo 51, commi 3 quater e 3 quinquies del codice di procedura penale ..“

E “Coloro che si trovino nelle condizioni di cui all'articolo 2, non possono essere candidati alle elezioni europee, nazionali, regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, se sussista la condizione suddetta alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, né possono assumere incarichi assessoriali”

Per reati contro l’amministrazione pubblica De Luca è stato rinviato a giudizio due volte ,quindi anche se non colpevole è comunque un imputato. Peccato però che l’unico compromesso posto da Di Pietro in cambio della verginità del suo partito è che in caso di condanna De Luca si dimetta , in primo grado, secondo il leader , in Cassazione secondo il Sindaco.

Peccato che se il parcheggiato processo breve dovesse essere approvato non si farà a tempo a giungere ne a l’uno ne all’altro , tanto meno basta fidarsi della parola data da certi signori.

Purtroppo “Tonino” ha già cominciato ad accusare qua e là qualche malessere : sembra che i suoi , soprattutto gli elettori , non abbiano gradito l’accostamento a tutti costi, basta leggere i commenti che i ragazzi lasciavano durante la diretta streaming del Congresso, i quali infuriati come tori hanno già additato il leader come “traditore dei valori del partito dei valori, uno che si è alleato col Pd per paura di perdere la Campania, ma che così facendo le perderà di sicuro”. Divisioni anche nell’area interna De Magistris non ha certo brindato e cosi i candidati regionali, o comunali dell’area più a lui vicina.

Se perderà o no questo ancora non lo sappiamo ,bisognerà aspettare le regionali di sicuro quello che sappiamo è che ha perso la verginità,la faccia e forse anche un po’ di voti.

2 commenti:

  1. Più che perdere la verginità mi sembra che abbia dato via il culo.

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  2. ..non ho specificato quale delle due fosse stata violata..

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