martedì 6 aprile 2010

Gelmini the genius : forse è convinta di giocare a Monopoli...

Riporto qui l’articolo di Erminia della Frattina uscito sul Fatto Quotidiano di oggi


Supplenti e bidelli pagati dai genitori


Un buco da 5 milioni di euro , insegnanti e bidelli che non prendono lo stipendio da Gennaio. E’ La situazione drammatica delle scuole nel Padovano tra licei, tecnici professionali e istituti comprensivi . Per loro mancano cinque milioni dal Ministero del Tesoro per ripianare le spese ordinarie tra esami di maturità supplenze, materiali scolastici e di laboratorio .

“E’una cifra anticipata come tutti gli anni dagli Istituti per pagare il normale funzionamento del regime scolastico- racconta il dirigente del liceo scientifico Cornaro Massimo Vezzaro, 900 studenti e un credito verso lo Stato di almeno centomila euro – tra supplenze ,esami di maturità , materiale per i laboratori . Di solito anche alla spicciolata ma le risorse anticipate delle scuole arrivano dal ministero .Quest’anno però con i tagli voluti dalla Gelmini arriva poco o nulla , e noi abbiamo grattato il fondo del barile”.

Insomma gli istituti scolastici sono rimasti a secco , così se un insegnante si ammala improvvisamente non ci sono soldi per pagare un supplente.

La soluzione rimediata alla meno peggio fa venire i brividi soprattutto nell’ottica del diritto allo studio di cui parla la Costituzione . “ Se un docente ci avverte che sarà assente abbiamo due possibilità – dice Vezzaro- distribuire piccoli gruppi di studenti nelle diverse classi che già stanno facendo lezione provocando disagi e rallentamenti sul programma, ma è la soluzione meno praticata , o radunare la classe senza insegnante con un’altra magari di pari età nell’aula magna”.

Significa 50- 60 ragazzi per un’insegnante sola costretta a fare lezione improvvisando argomenti di interesse comune , o spesso preoccupata solo di mantenere l’ordine tra tanti adolescenti .

In più a volte gli insegnanti si rifiutano di fare supplenze perché il fondo chiamato “ delle ore eccedenti” destinato a questi casi è fermo dal 2008 , quindi i docenti farebbero supplenza gratis.

“ L’unica soluzione è pagare i supplenti con i soldi delle famiglie “ va al sodo Daria Zangirolami dirigente del Tito Livio , il prestigioso liceo classico padovano che ha diplomato il Presidente Giorgio Napolitano e l’economista Luigi Zingales .La preside , che in accordo con studenti e genitori ha programmato tre giorni di sospensione delle attività scolastiche per attirare l’attenzione sull’emergenza spiega:

“Ogni scuola superiore fa versare un contributo volontario alle famiglie all’inizio dell’anno , dai 100 ai 150 euro a famiglia destinati in realtà ad attività formative come teatro ,uscite didattiche, attrezzatura per laboratori ,materiale scolastico. Purtroppo per pagarci le supplenze abbiamo attinto da queste risorse insomma se le sono pagate le famiglie ,altrimenti le classi rimanevano scoperte anche per periodi lunghi di assenza dell’insegnante titolare”.

Come se non bastasse ,ora la coperta è talmente corta che in diversi istituti ci sono supplenti e personale non docente che non percepiscono lo stipendio da Gennaio .Uno di questi è il Cornaro dove un insegnante e un tecnico ausiliario non prendono la busta paga da tre mesi e coprono supplenze che dureranno fino alla fine dell’anno scolastico . “ in più sono persone mature, con famiglie alle spalle, quindi è ancora più imbarazzante e grave per noi “ sottolinea Vezzaro il quale a sua volta è in credito col ministero : “ anche tutti noi dirigenti in Veneto abbiamo una parte di stipendio che dal 2007 a oggi non ci è mai stata versata”.

Il paradosso è che proprio la consulta dei dirigenti di Padova, un organismo volontario al quale aderisce oltre il 50 % degli attuali dirigenti di servizio ,ha consigliato ai supplenti che non percepisco no stipendio da mesi di rivolgersi alla magistratura , di fare causa. “Ci sembra l’unica soluzione se non arrivano i soldi – conclude Vezzaro –almeno con un’ingiunzione di pagamento emanata dal giudice sarà più facile per noi andare al ministero del Tesoro per chiedere di saldare i conti “.

Anche i presidenti dei consigli di istituto,organismo formato dai genitori ,hanno deciso di consorziarsi e di formare una rete permanente che riunisce, ogni quindici giorni, assieme ai dirigenti scolastici e agli alunni.

Insieme stanno organizzando uno sciopero generale in tutte le scuole del Veneto per protestare contro le sforbiciate selvagge e la situazione finanziaria in cui versano gli istituti scolastici.

Erminia della Frattina



… Mi risparmio ogni commento per  non rischiare di  dovermi  auto censurare.

2 commenti:

  1. Come ho già avuto occasione di dire: in questi casi è giusto che siano i genitori a pagare... però solo quelli che hanno votato Berlusconi e che quindi approvano questo stato di cose. (Anche se in queste occasioni, chissà perché, la tanto decantata maggioranza degli italiani tende a essere molto silenziosa).

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  2. Un'idea, che nasce da una situazione recente esposta dal buon Perboni: le supplenze potrebbero essere retribuite con un fondo apposito, alimentato dalle ritenute per malattia (tra l'altro il prof sarebbe uno dei primi contribuenti, avendo già versato, volontariamente, la sua parte).
    C'è un fatto leggermente negativo: per alimentare questo fondo bisognerebbe augurare ai prof frequenti periodi di malattia, a spizzichi e mozzichi ché rendono di più. Ma sarebbe una cattiveria, e le corna-bicorna tracimerebbero dagli italici confini.

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