martedì 13 ottobre 2009

Notte insonne

L’ammorbamento di stanotte deriva prettamente da un dibattito a cui ho avuto l’onore di assistere in quel di Milano .
Pur essendo romana infatti mi trovo nella città lombarda per motivi di lavoro … e tra le altre cose ecco che ti vedo spuntare oggi un appuntamento segnato sul blog del mio stimato Marco Travaglio ( e qui , se questo fosse un blog di una famosa star ,in un processo quasi darwiniano i potenziali lettori si dividerebbero in 2 parti ; quelli “Maddai” e quelli persi per sempre ).
L’evento era la presentazione dell’ultimo lavoro di Jose Saramago : “Quaderni” nel teatro Parenti , di Milano ,appunto; inutile dire che mi sono fulmineamente catapultata nella caratteristica location.
Un teatro piccolo.
O forse troppo piccolo per un evento che probabilmente era stato considerato dai suoi organizzatori , di nicchia, ma che di fatto non lo era,o almeno non del tutto.
Lo spettacolo sarebbe dovuto iniziare alle 21, ma alle 20, 45 gli organizzatori erano troppo impegnati a gestire una folla imbufalita per la scarsa disponibilità dei posti in sala che era già stracolma.
E’ stata un’esperienza bella e notevole vedere che quasi 100 persone hanno deciso di propria iniziativa di accatastarsi sulle scalette di ingresso, altri in piedi per cercare di seguire la presentazione da fuori la sala, grazie alle casse audio sistemate in tutta fretta per permettere alla massa furibonda di seguire il tutto .
La sala era silenziosa , ci si guardava con l’aria da ultimi sopravvissuti ,ovunque la voce rimbombante nel teatrino di legno dell’insigne scrittore.
Un pubblico principalmente di adulti , anche s e qualche coetanea sono riuscita ad avvistarla.
Il temi sono di attualità : Bush e le sue menzogne , l’11 Settembre , la guerra , Berlusconi, la Chiesa.
Saramago non ha risparmiato nessuno ,giustamente alla sua età ma chi gli e lo fa fare di elemosinare consensi e stare a compromessi .
Molti erano li per Lui , altri erano li per Travaglio, che questa sera è intervenuto.
Eravamo li .
E’ l’Italia a due velocità. La nostra ,come sempre e da sempre .
Non è vero che in Italia la coscienza civile non esiste ,
esiste ma è pericolosa e soprattutto noiosa , quindi poco sponsorizzata e quando ci si riesce è meglio stordire l’italiano con qualche velina.
Ce lo insegnano a scuola.
Quando ti fanno imparare le poesie a memoria e tu cerchi il senso ; ma se non la sai a memoria sei bocciato.


Nelle leggi della psicologia sociale la minoranza è destinata a fallire, a soccombere alla maggioranza che finisce per assorbirla.. ma d’altronde la psicologia sociale è una scienza ancora giovane , non si conosceva bene internet, e la gente non era proprio cosi incazzata.

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