martedì 13 ottobre 2009

Se il Lodo è Al nano allora l'Italia è diventata un giardino,

Per fortuna è stata sancità l'incostituzionalità del così detto “ Lodo Alfano” , e questo si sa , già da un pò di giorni...
La cosa che mi ha stupito è stato scoprire oggi grazie all'operato dei soliti Farabutti , che in realtà il lodo ( che in realtà non è neanche un lodo) , non è tutto frutto del prodigo ministro, ma bensì in parte è stato scritto dall'avvocato - onorevole ( e non onorevole avvocato) Niccolò Ghedini..
Ora..le notizie scritte come si deve le troverete sui giornali ( dipende dai giornali ovviamente), questo è un blog, e per l’esattezza il blog di una futura disoccupata senza arte nè parte ; quindi mi limiterò a una serie di considerazioni deliranti :
Il problema che mi pongo spontaneamente se penso che Ghedini , che è un avvocato , sia stato capace di partorire una delle leggi più visibilmente anticostituzionali della storia del mondo intero , riuscendo poi ad ottenere di farsela firmare dal Presidente della Repubblica ( che a questo punto secondo me soffre di qualche disturbo Pavloviano) fino allo stop della Corte costituzionale , che in attimo di dignitosa lucidità si è resa conto cosa aveva per le mani .,.ecc ecc.. ma veniamo alla questione…
Cosa spinge un avvocato (in teoria , si parla in generale di avvocati…)., in quanto professionista ; uomo che conosce le leggi ; uomo al servizio della legge ,a spingersi fino alla più palese e enorme contraddizione professionale , come emanare una legge che in cuor suo, sa perfettamente essere illegale e sbattersi tanto per promuoverla ?
Ma è ovvio ,direte voi ,fa il suo lavoro ; Silvio Berlusconi lo paga per questo ( visto che lui seppur laureato in giurisprudenza ha dimenticato persino che il Presidente del Consiglio non è mai eletto direttamente dal popolo..)

Ma qui , ragazzi secondo me il gioco di potere non basta più.
Da solo non è più una giustificazione plausibile , per spiegare e il fatto che gli avvocati lavorino al contrario e che in perfetta sintonia con tutte le altre figure professionali ( giornalisti , scrittori , critici e direttori i rete ) si muovano in modo sincrono per favorire l’ascesa di Uno.
Non ne faccio una questione politica, non mi interessa che si chiami Berlusconi o Pippo Franco.
Mi interessa capire se al di là di soldi ,carriera , favoritismi politici, agevolazioni , leggi ad personam , esiste qualcosa di più che ti fa accettare di spalmare la tua dignità di persona prima e di professionista poi.
Mi interessa capire perché il mondo gira al contrario .
Mi interessa il processo che Saramago, , definirebbe “ manipolazione” : ovvero quando si scopre che le vecchie procedure ,le vecchie idee non sono più utili e quindi vengono sposate nuove idee in un contesto in cui senza saperlo (a volte) si viene manipolati e messi al servizio di qualcosa… oppure si preferisce (spesso) mettersi a 90 ° per amare il potente tuo come te stesso (anzi pure meglio)
Esiste un codice deontologico ? Ignoriamolo ( penso ai giornalisti)
Esiste una costituzione? Ignoriamola ( penso a avvocati e Avvocatura di Stato)
Esiste una costituzione ? Abbattiamola ( penso a un certo Presidenti del consiglio)
Esiste una legge sul falso in bilancio? Bisogna modernizzarsi .. Via !


Il problema della Manipolazione è che secondo me non contempla il danno inferto alla collettività.
E’ possibile nessuno di questi individui si focalizzi 5 minuti a pensare alle ripercussioni sulle nostre vite quotidiane, il tutto per favorire Uno?
Uno non basta più per giustificare la mancanza di sdegno davanti a tutto questo , la mancanza di un limite.
Il vero dramma è che in realtà tutto questo non lo abbiamo mai contemplato neanche noi.

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